Area - 02interior

Intervista con Felicia Ferrone (English version below)

 

invervista felicia ferrone

by   LAURA ANDREINI

excerpt:

"Nata a Chicago, Felicia Ferrone si laurea in architettura alla Miami University, in Ohio, e successivamente si trasferisce in Italia. La sua ricerca progettuale è influenzata dall’esperienza come architetto a Milano. In collaborazione con alcuni dei più importanti designer italiani, ha sviluppato la sua convinzione che tutti gli aspetti che concorrono alla ideazione dell’oggetto di design sono collegati e che nulla esiste di per sé ma sempre in relazione all’ambiente e agli oggetti che lo circonda. È direttrice del corso di laurea in Disegno Industriale e Professore all’Università dell’Illinois di Chicago (UIC); in precedenza ha insegnato per molti anni alla School of the Art Institute di Chicago. Produce e distribuisce il proprio lavoro con la sua azienda, fferrone, ma disegna lavori anche su commissione per clienti come Audi, Boffi e The Macallan, tra gli altri. I clienti includono: Trussardi, Audi, Rimadesio, Bulthaup, Poliform, Molteni, Minotti, Peck, Flexform, Meridiani, Ernestomeda, Arclinea, Starbucks e Society Limonta.

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English Version

Interview with Felicia Ferrone

by LAURA ANDREINI

Excerpt

"In this new issue of Area Interior we’re concentrating on
the subject of food and everything that involves it, from the space to the objects. We thought of you and your work in this connection because it is closely related to design for food. You have strong ties with Italy; shortly after completing your degree in architecture in the U.S., you came to this country to gain important experience studying and working in Milan.

FELICIA FERRONE: While attending university in America, I had already spent a short period in Italy, but after my degree I felt the need to explore that experience more deeply by spending a lot more time in Italy. I moved to Milan and went to work in the studio of Terry Dwan and Antonio Citterio, and that was where I discovered the world of design, which until then had been an unknown universe.

 ..."

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